Almanacco 70

Almanacco 70
Architettura e Astrazione

Location:
Trento, IT
With:
Margherita de Pilati
Gabriele Lorenzoni
Client:
Galleria Civica di Trento
Mart – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
Type:
Commission
Year:
2017
Budget:
Confidential
Photo:
Fernando Guerra | FG+SG
Jacopo Salvi
Almanacco 70 exhibits the artistic and architectural outcomes of a social and cultural period marked by a strongly innovative approach. In those crucial years of change, Trentino was transformed from a rural territory into a service society. Trento became a laboratory for experimentation: artists and architects exchanged opinions and suggestions, communicated researches and projects.
Through a selection of archival materials and photographs by Portuguese architectural photographer Fernando Guerra, the exhibition retraces the history of some of the most significant buildings designed by the architects Marcello Armani, Luciano Perini and Gian Leo Salvotti, providing an innovative visual juxtaposition with the works of abstract artists like: Carlo Andreani, Italo Bressan, Mauro Cappelletti, Silvio Cattani, Bruno Colorio, Giancarlo Gardumi, Annamaria Gelmi, Diego Mazzonelli, Romano Perusini, Aldo Schmid and Luigi Senesi. This original dialogue between painting and architecture highlights the connection between different ways of approaching the space and the visual composition.
Almanacco 70 documenta gli esiti artistici e architettonici di una stagione culturale e sociale connotata da un clima di forte tensione innovativa. In quegli anni cruciali di cambiamento, il Trentino si trasforma da territorio rurale a società industriale e di servizi. Trento diventa un vero e proprio laboratorio di sperimentazione: artisti e architetti si scambiano opinioni e suggestioni, condividono progetti e linguaggi.
Attraverso una selezione di materiali d’archivio e una serie di scatti realizzati dal portoghese Fernando Guerra, uno dei fotografi di architettura più apprezzati a livello internazionale, la mostra ripercorre la storia di alcuni degli edifici più rilevanti progettati dagli architetti Marcello Armani, Luciano Perini e Gian Leo Salvotti, frutto di una ricerca che si distingue dall’edilizia di massa di quegli anni di intensa urbanizzazione. La nitida geometria dei loro progetti è posta a confronto con le opere astratte degli artisti Carlo Andreani, Italo Bressan, Mauro Cappelletti, Silvio Cattani, Bruno Colorio, Giancarlo Gardumi, Annamaria Gelmi, Diego Mazzonelli, Romano Perusini, Aldo Schmid e Luigi Senesi. Questo dialogo inedito tra pittura e architettura evidenza i punti di tangenza tra diversi modi di affrontare il tema dello spazio e degli equilibri formali.

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